Cancellazione per intervenuta riabilitazione

(art. 17, comma 6-bis, della L. 108/1996 e successive modificazioni)

La norma prevede che il debitore protestato e riabilitato ha diritto di ottenere la cancellazione definitiva dei dati relativi al protesto dal Registro informatico. La riabilitazione è accordata dal Tribunale del luogo di residenza del debitore protestato.

La riabilitazione è accordata per il protesto sia di effetti cambiari che di assegni.

Che cosa fare

1. Domanda di riabilitazione
   
   Si presenta al Tribunale del luogo in cui risiede o ha sede il debitore protestato. Si può chiedere solo se nell'ultimo anno solare l'interessato non ha subito altri protesti (di assegni - cambiali o tratte accettate) e solo sulla totalità dei titoli protestati presenti in visura in quanto ad essere riabilitato è il nominativo e non il singolo titolo.
   
   Per informazioni sulla procedura di riabilitazione dai protesti e sulla documentazione da allegare occorre rivolgersi al Tribunale di Cremona.
   
   Ottenuto il decreto di riabilitazione dal Tribunale, si deve poi presentare.
   
   
2. domanda (modulistica 3), di cancellazione per riabilitazione soggetta a imposta di bollo di 16,00 euro e al versamento di  8 euro (per ogni titolo) per diritti di segreteria alla Camera di Commercio che ha pubblicato i protesti con le stesse modalità viste sopra per la cancellazione per pagamento.
   
   Alla domanda va allegata:
   
   - solo la copia conforme del provvedimento di riabilitazione rilasciato dal Tribunale  e non i titoli.

Nota per gli assegni postali

Per gli assegni postali il Tribunale competente è sempre quello del luogo di residenza del protestato, ma la domanda di cancellazione va presentata alla Camera di Milano o Roma (consultare visura protesti). La Camera di Commercio di Cremona può fornire le visure protesti ed i modelli per la cancellazione presso le citate Camere.